Campionati
Italiani individuali B/M e B/F |
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Michela
Zanotelli
La medaglia
d'argento in un campionato individuale italiano
"B" femminile è un risultato di prestigio
riservato ad atlete di indubbio valore tecnico.
Ma per quanto Michela ha fatto vedere finora e
per la facilità con cui ha dominato tutti i
tornei di categoria ai quali ha partecipato,
resta un po' il rammarico per una occasione
sprecata. Riteniamo, ed è opinione largamente
condivisa, che il titolo italiano fosse
ampiamente alla portata dell'atleta del Pegaso e
che sarebbe bastata una prestazione un po' meno
"nervosa" per aggiudicarselo.
D'altronde,
l'avevamo già detto, in una competizione dove ci
si gioca il titolo in solo due giorni può
accadere di tutto. Ne sa qualcosa Domenico
Cerabona, partito coi favori del pronostico e
terminato decimo.
La Zanotelli era
e resta la più forte "B" in circolazione in
Italia. Era naturalmente la favorita assoluta
del campionato. Ma il torneo si è disputato a
Bologna ed ecco spuntare dalla "tana" dell'Agonisto
di via Amendola, dove nel lontano 1976 è nato lo
squash in Italia, una tale Simona Alpi,
quarantenne atleta di lunga militanza ed
esperienza che difficilmente si allontana dalle
mure amiche per disputare tornei.
Sono 18 gli anni
di differenza tra Michela e Simona. Differenza
che solitamente si traduce in un indubbio
vantaggio a favore dell'atleta più giovane. Ma
in una finale di un campionato Italiano, dove è
fondamentale mantenere la calma e la giusta
concentrazione in ogni frangente dell'incontro,
tale differenza può fatalmente trasformarsi in
grave handicap.
E' partita
fortissimo la Vicentina nel primo game rifilando
all'avversaria un secco 9/0 senza farla
praticamente giocare e dando l'impressione di
una facile vittoria. Ma nel secondo game Simona
ha cambiato completamente strategia: non ha
quasi mai giocato il lungolinea e si è inventata
una serie impressionante di boast corti che
hanno quasi sempre mandato fuori tempo Michela
pareggiando il conto dei game con un 9/2 a suo
favore. Stesso registro all'inizio del terzo
game, con la bolognese subito in vantaggio per
3-0. Energica la reazione della vicentina che
riesce a ritrovare un po' di concentrazione
mettendo finalmente in difficoltà l'avversaria e
finendo per vincere il game per 9/5. Nel quarto
game è ancora la Alpi a partire forte con
Michela ad inseguire. Un paio di decisioni
arbitrali non condivise dalla vicentina la
mandano ancora di più fuori concentrazione
consentendo all'avversaria di chiudere il game
per 9/5 e pareggiare il contro dei giochi. E'
una Zanotelli completamente fuori partita quella
che rientra in campo nel quinto game. L'esperta
Alpi capisce subito la difficoltà
dell'avversaria e non le dà un attimo di respiro
impedendole di rientrare in partita; chiude il
game per 9/0 in pochi minuti e diventa la
Campionessa Italiana 2005.
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Luca Visonà
Pur partendo
dalla 12° posizione della graduatoria dei
partecipanti al torneo, Luca da molti era
additato come la vera "mina vagante"
dell'edizione 2005 del campionato. A posteriori
possiamo dire che con un po' di maggiore fortuna
nel sorteggio del tabellone, se non si fosse
trovato ad affrontare nei quarti di finale un
formidabile e concentratissimo Matteo Vaccari,
il risultato del padovano sarebbe potuto andare
ben più in la del pur ottimo quinto posto.
Pensate che
Vaccari in tutto il torneo non ha concesso
nemmeno un game agli avversari. Ha concesso un
solo game-ball proprio a Luca in un bellissimo
primo set giocato a velocità supersonica. Sul
9-8 a suo favore il padovano ha cercato il
kill-shot di rovescio fallendolo di un soffio
mandando la pallina a sbattere contro la linea
rossa del tin. In precedenza quello stesso colpo
gli era riuscito almeno 4-5 volte strappando gli
applausi convinti del pubblico presente e del
suo stesso avversario.
Visonà precedenza
aveva al primo turno superato senza grosse
difficoltà il perugino Ricci e quindi incontrato
il "bomber" Azzali. Incontro spettacolare, con
il Luca emiliano in grado di recuperare una
serie incredibile di palline e con il padovano
costantemente all'attacco. Ma il risultato, a
dire il vero, non è quasi mai parso in
discussione e il 3-1 finale a favore di Luca
Visonà e sembrata una logica conseguenza dei
valori espressi in campo.
Decisamente più
sofferta la vittoria su Gianpaolo Martire. Luca
si è concesso almeno due games di vacanza
consentendo al calabro-milanese di portarsi in
pareggio sul 2-2. Per fortuna è tornato in
partita e nel quinto game ha infilato una serie
incredibile di kill-shot in pieno nick che gli
hanno consentito di restare aggrappato al match
e poi prendere il largo fino all 8-6 in suo
favore. Con una ottima reazione di Gianpaolo
riesce a pareggiare il conto. Game-due, cambio
palla e nuovo match-ball per Luca. Annullato.
Nuovo cambio e nuova palla match: ancora un
incredibile nick pieno di Luca e partita - 10/8.
Decisamente più
in discesa la finale con Mantovani. La partita è
stata caratterizzata dalla stanchezza dei due
contendenti entrambi reduci da maratone durate
più di un'ora. La superiore qualità tecnica di
Luca, in queste condizioni, ha fatto nettamente
la differenza consentendo al padovano di
conquistare un prestigioso 5° posto ai
campionati italiani individuali B/M.
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Riccardo
Cabbia
Per Riccardo si
presentava piuttosto arduo il compito di
difendere l'eccezionale secondo posto
conquistato nella scorsa edizione dei campionati
italiani. E le premesse non sono state delle più
incoraggianti: un infortunio muscolare rimediato
in allenamento ne hanno messo fino all'ultimo in
forse la partecipazione al torneo. Per fortuna
esclusa l'ipotesi stiramento, il mestrino ha
potuto partecipare alla manifestazione e, tutto
sommato, mostrando di non risentire più di tanto
dell'infortunio.
Ordinaria
amministrazione il suo primo turno con il
milanese Nostran Visconti liquidato con un secco
3-0. Subito in salita il turno successivo contro
l'ostico Filippo Donarini: questo è un giocatore
che non molla una palla neanche se lo randelli
sulle gambe e incontrarlo vuol dire sempre
andare incontro ad una dura battaglia. 3-2 il
risultato finale fa favore di Ricky, ma quante
energie andate in fumo invista del successivo,
difficilissimo match contro il giovanissimo
talento romano Vittorio Gargiulo. Contro "Vitty"
Riccardo le ha provate tutte, cercando di far
valere la sua maggiore esperienza e "testa".
Niente, quello continuava a tirare su tutto,
anche nick impossibili alti pochi millimetri,
senza mostrare il minimo segno di fatica.
Finisce 3/1 per il romano. Tenete presente che
Gargiulo ha appena compiuto 17 anni e se
continua così e "non va in aceto", massimo un
paio d'anni e comincia a dare fastidio ai vari
Capella, Torricini etc...
Il giorno
successivo, al primo turno dei recuperi per il
5° posto, Riccardo si trova davanti Mantovani,
il giustiziere di Cerabona. Finisce 3-2 per il
bolognese dopo oltre un'ora di partita. Il
mestrino ha giocato una partita puntigliosa,
atleticamente molto valida, ma senza quella
"cattiveria" agonistica che Ricky mostra quando
"vuole" il risultato. Peccato. Ci sarebbe
piaciuto assistere ad una finale per il quinto
tra Luca e Riccardo, riedizione della memorabile
partita dello scorso dicembre disputata su
questi stessi campi. |
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